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Oggetto:
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Principi di infermieristica generale e assistenza di base I

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Anno accademico 2007/2008

Docenti
Daniela BERGONZO (Docente Titolare dell'insegnamento)
Rosanna BELLO (Docente Titolare dell'insegnamento)
Prof. Roberto RUSSO (Docente Titolare dell'insegnamento)
Cinzia TORTOLA (Docente Responsabile del Corso Integrato)
Giorgio SERAFINI (Docente Titolare dell'insegnamento)
Elisabetta TORCHIO (Docente Titolare dell'insegnamento)
Corso di studi
[f007-c301] laurea i^ liv. in infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di infermiere) - a torino
Anno
1° anno
Tipologia
--- Nuovo Ordinamento ---
Crediti/Valenza
8 di cui 1 per attività correlate al tirocinio (relativo al SSD MED/45)
SSD dell'attività didattica
M-PSI/01 - psicologia generale
Oggetto:

Sommario insegnamento

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Programma

OBIETTIVI DEL CORSO
Al termine del corso lo studente deve essere in grado di:
• Descrivere l’evoluzione del Servizio Sanitario Nazionale in Italia dalla Legge 833/78 al D. lgs 229/99
• Definire lo specifico professionale in riferimento agli orientamenti normativi attuali e alle caratteristichedel Servizio Sanitario Nazionale
• Individuare le principali responsabilità etiche e deontologiche dell’infermiere nell’esercizioprofessionale
• Definire gli elementi della pianificazione assistenziale
• Riconoscere i principali elementi che caratterizzano il progetto di cura
• Riconoscere ed utilizzare la dimensione psicologica nell’azione infermieristica
• Individuare i principali elementi costitutivi della relazione umana in generale e della relazione professionale infermieristica in particolare
• Acquisire gli elementi di base per attivare e gestire una relazione di aiuto
• Riconoscere le modalità di approccio alla malattia da parte dell’infermiere, del paziente e del suo contesto
• Favorire un processo di soggettivazione e personalizzazione della cura tenendo presente la dimensione relazionale ed interpersonale della stessa
• Conoscere le principali patologie professionali inerenti le professioni sanitarie.
• Illustrare gli interventi preventivi sia di tipo tecnico che sanitario e le principali norme legislative invigore per la tutela dello stato di salute dei lavoratori.
• Conoscere i rischi lavorativi specifici della professione e gli obblighi del lavoratore.
• Conoscere le possibili interazioni tra lo stato di salute dell’operatore sanitario ed il paziente
• Identificare i problemi assistenziali prioritari relativi a:- Cura di se’- Mobilita’- Compromissione e rischio di compromissione dell’integrita’ cutanea- Rischio di infezione- Dolore- Funzione cardiocircolatoria
Per i pazienti portatori di un problema prioritario di salute ascrivibile alle aree anziani, incidenti ecerebrovascolari:
• identificare le strategie per la risoluzione dei problemi sopra elencati.
• attuare le principali tecniche assistenziali, nel rispetto della sicurezza dell’operatore e del paziente,nell’ambito della cura del corpo, mobilizzazione, prevenzione e trattamento delle lesioni cutanee dapressione e vascolari, prevenzione delle infezioni, rilevazione dei parametri vitali (PAO, TC, FC),valutazione del dolore.
CONTENUTI DEL CORSO
Durante il corso, l’insegnamento di Infermieristica generale, tratterà i seguenti argomenti:
• le principali tappe nello sviluppo dell’assistenza infermieristica: il processo di laicizzazione e diprofessionalizzazione
• il significato del “prendersi cura” e l’approccio olistico alla persona
• gli attuali orientamenti normativi nell’esercizio professionale: il profilo professionale, la Legge 42
• i cambiamenti recenti nella formazione infermieristica in Italia: l’ordinamento didattico del Corso di Laurea
• aspetti etici e deontologici della professione infermieristica: l’etica del quotidiano
• il codice deontologico
• i principi di base della metodologia scientifica e le fasi del processo di pianificazione assistenziale
• la tipologia dei dati e delle fonti, modalità e strumenti per la raccolta e la registrazione dei dati
• l’utilizzo delle diagnosi infermieristiche e dei problemi collaborativi nella pratica assistenziale
• le abilità fondamentali nell’effettuare l’anamnesi infermieristica: abilità assistenziali, ascolto attivo, empatia
Durante il corso, l’insegnamento di Organizzazione dei servizi sanitari tratterà i seguenti argomenti:
• il Sistema Sanitario prima della riforma del 1978
• la Legge 833/78: principi ispiratori ed elementi fondamentali
• la seconda riforma: D.lgs 502/92 e 517/93: motivazioni, principi ispiratori ed elementi fondamentali
• le misure di razionalizzazione: D.lgs 229/99, motivazioni ed elementi di cambiamento
• l’articolazione funzionale del SSN
• le funzioni della Regione
• le funzioni del sindaco nell’evoluzione del SSN
• il significato del Piano Sanitario Nazionale
 il P.S.N. 2001/2003
• il P.S.N. 2003/2005
• i principi ispiratori del modello regionale
• la normativa regionale
• il Piano Sanitario RegionaleDurante
il corso l’insegnamento di Medicina del Lavoro tratterà i seguenti argomenti:
• Prevenzione e tutela della salute dei lavoratori
• Infortuni e malattie professionali, la tutela assicurativa del lavoratore
• Le strategie di prevenzione, la prevenzione tecnica, la sorveglianza sanitaria, le visite mediche preventive eperiodiche
• I protocolli sanitari, il medico competente, il medico autorizzato, il giudizio di idoneità, gli organi di vigilanza.
• D. Lgs. 626/94 – Campi di applicazione.
• L’esposizione a sostanze chimiche in ambito lavorativo (D. Lgs. 25/02)
• Gas anestetici, farmaci antineoplastici (strategie di prevenzione)
• Le patologie cutanee professionali
• L’asma professionale
• La movimentazione manuale dei carichi
• La gestione dell’infortunio da agenti biologici
MODULO PSICOLOGIA GENERALE I
Obiettivi del corso
• Riconoscere ed utilizzare la dimensione psicologica nell’azione infermieristica
• Individuare i principali elementi costitutivi della relazione umana in generale e della relazioneprofessionale infermieristica in particolare
• Acquisire gli elementi di base per attivare e gestire una relazione di aiuto
• Riconoscere le modalità di approccio alla malattia da parte dell’infermiere, del paziente e delsuo contesto
• Favorire un processo di soggettivazione e personalizzazione della cura tenendo presente ladimensione relazionale ed interpersonale della stessa
Contenuti del corso
Durante il corso saranno trattati i seguenti argomenti:
• La psicologia nei suoi rapporti con la medicina e con l’esistenza umana (lezioni frontali):
• Assunti fondamentali della psicologia
• Bisogno, domanda, desiderio, identità, angoscia, conflitto, ambivalenza
• Il corpo e i suoi significati simbolici
• La malattia e i suoi correlati
• La morte e la quotidianità
• L’interazione umana e la comunicazione (lezioni frontali e laboratori):
• Contesto e metacontesto
• I 5 assiomi della comunicazione
• La relazione d’aiuto (lezioni frontali e laboratori):
• Significati della relazione d’aiuto
 Empatia, empowerment, coping
• Le condizioni necessarie per una relazione d’aiuto
• Alcuni dei meccanismi di difesa psicologici (lezioni frontali):
• Negazione, proiezione, isolamento, identificazione, postamento,condensazione
Bibliografia
Cunico L. “La comunicazione nell’assistenza al paziente” , McGraw-Hill, Milano, 2002
Cannella B., Cavaglià P., Tartaglia F. “L’infermiere e il suo paziente” (parte prima), Il Segnalibro,Torino, 1994
A scelta uno dei due testi:
Hesse H. “La cura” , Adelphi, Milano, 1993
Prete L. “La vita che torna”, Feltrinelli, Milano, 1997
Durante il corso, gli insegnamenti di Infermieristica clinica I e II saranno divisi in moduli, con i seguenti obiettivi econtenuti specifici:
Infermieristica clinica I
Primo modulo: “Muoversi e mantenere una posizione desiderabile
Obiettivi specifici:
• descrivere i concetti di mobilità, deficit della mobilità, intolleranza all'attività
• descrivere le principali posture
• accertare il livello di autonomia nella mobilizzazione
• elencare i principali fattori fisiologici, patologici ed ambientali che possono determinare un deficit della capacità dimuoversi e mantenere una posizione desiderabile
• eseguire gli interventi infermieristici che aiutano la persona a mantenere una buona funzionalità dell'apparatomuscolo - scheletrico
• assistere una persona con deficit della mobilità
• valutare ed impiegare correttamente gli ausili per la mobilità ed il posizionamento della persona
• descrivere la principali complicanze dell'alterazione della mobilità e dell’immobilizzazione
Contenuti specifici trattati in lezione frontale e piccolo gruppo:
• definizioni di mobilità, deficit della mobilità, intolleranza all'attività
• cenni di anatomia e fisiologia dell'apparato muscolo-scheletrico funzionali alla comprensione della mobilizzazione
• le posture : prona, supina, fowler, trendelemburg e l’assistenza al paziente
• i fattori che possono influire sulla mobilità dal punto di vista fisiologico e psicosociale: patologie che interessanol'apparato scheletrico- cardiovascolare o il sistema nervoso centrale, fasi della vita , stili di vita, alterazioni emotive
• la sindrome da immobilizzazione: complicanze a carico dell’apparato muscoloscheletrico, cardiovascolare,respiratorio, urinario, intestinale e tegumentario.
• prevenzione delle lesioni da pressione.
• le scale per la valutazione del rischio di lesione da pressione: scala di Norton, Norton Plus e Braden
• gli ausili per la prevenzione delle lesioni da pressione: materassi, cuscini e altri presidiContenuti specifici trattati in laboratorio
• condizioni di sicurezza in cui effettuare la mobilizzazione della persona assistita
• uso degli ausili per la mobilizzazione del paziente che deambula ed allettato (bastoni, girelli, tripodi)
• le principali posizioni fisiologiche e patologiche assunte dalla persona allettata
• tecniche di trasferimento e di mobilizzazione della persona emiplegica, della persona con sindrome ipocinetica edella persona con lesione vertebrale
• tecniche di aiuto alla deambulazione della persona
• posizionamento di calze elastiche antitromboemboliche
Secondo modulo: “Curare la propria igiene e prendersi cura di sé”
Obiettivi specifici:
• descrivere struttura, funzioni e caratteristiche della cute e degli annessi cutanei
• descrivere le principali alterazioni a carico delle secrezioni vaginali
• accertare il grado di autonomia della persona nella cura di se’- indicare i fattori fisiologici, psicologici ed ambientali che possono determinare un deficit nella cura di se' edalterare un'immagine corporea positiva- valutare la necessita’ di igiene in una persona- assistere una persona che non riesce a provvedere in modo autonomo alla cura di se’Contenuti specifici trattati in lezione frontale e piccolo gruppo
• le funzioni della cute: protezione, omeostasi, termoregolazione, ricezione sensitiva e comunicazione
• le caratteristiche della cute: colore, temperatura, umidità, trofismo, odore, pH
• il sudore e le sue manifestazioni anomale: iperidrosi e ipoidrosi
• i fattori che influiscono sulla funzione tegumentaria: età, circolazione, nutrizione, stile di vita e abitudini,conoscenze
• le definizioni delle lesioni primarie dell’apparato tegumentario : macula, papula, nodulo, tumefazione, pomfo,vescicola, bolla, cisti e pustola
• i principali disordini cutanei: prurito, eczema, dermatite atopica, dermatite da contatto, dermatite da stasi, ulcera,ustione
• le principali affezioni infiammatorie/ulcerose della mucosa orale (stomatite, stomatite da fungo, afte orali, ragadi,herpes labialis, parotite) e i principali disordini cutanei
• leucorrea e candidosi vaginale
• i fattori che influiscono sulla cura autonoma di se' e la loro valutazione:- alterazione della funzionalita’ cognitiva (Mini Mental Scale)- alterazione della funzionalita’ neuro-muscolare e del controllo motorio- alterazione della capacita’ sensitiva- disfunzioni emotive
• le scale di valutazione dell’autonomia : ADL - IADL
• la valutazione del bisogno di igiene attraverso l’osservazione ed esame fisico della personaContenuti specifici trattati in laboratorio
• le condizioni di sicurezza in cui effettuare le cure del corpo
• i prodotti e gli accessori per l’igiene personale
• il rifacimento del letto e l’igiene completa della persona allettata ( persona emiplegica - persona anziana - personapolitraumatizzata )
• igiene del cuoio capelluto, di viso, occhi, orecchie
• igiene perineale
• igiene dei piedi
Infermieristica clinica II
Terzo modulo: “Garantire la sicurezza a sé e agli altri”
Obiettivi specifici:
• descrivere il concetto di sicurezza ed i fattori che la influenzano
• elencare i rischi correlati ai trattamenti sanitari: cadute, lesioni da pressione, infezioni
• descrivere i diversi tipi di dispositivi di protezione individuale (D.P.I.) ed il loro specifico utilizzo
• selezionare le situazioni che richiedono il lavaggio sociale ed antisettico delle mani e l’uso dei guanti sterili e non
• definire i concetti di: decontaminazione, pulizia, disinfezione, sterilizzazione
• descrivere i diversi tipi di disinfettanti ed antisettici e il loro utilizzo
• descrivere i metodi, le tecniche e le indicazioni per una corretta igiene ambientale e dell’unità del paziente al fine disupervisionarne l’attuazione
• identificare le modalità per il corretto smaltimento dei rifiuti ospedalieri
• descrivere, valutare e trattare le lesioni da pressione
• descrivere i segni e i sintomi di infezione
• discutere gli interventi assistenziali per una persona con febbre
Contenuti specifici trattati in lezione frontale e piccolo gruppo:
concetto di sicurezza, fattori che influiscono sulla sicurezza
la trasmissione delle infezioni (contatto, via aerea, droplet)
• elementi di normativa sulla sicurezza: doveri, diritti, responsabilità, sorveglianza sanitaria
definizione di rischio biologico, infezione ospedaliera, fattori di rischio, fonti di contagio,modalità di trasmissione, metodi di sorveglianza
esposizione al rischio biologico: significato delle precauzioni standard da adottare
• le caratteristiche e l’azione degli agenti chimici e biologici collegati all’attività lavorativa
• la movimentazione dei carichi e possibili danni da posture incongrue
• il lavaggio delle mani: sociale ed antisettico
• disinfettanti ed antisettici: caratteristiche generali, proprietà chimico-fisiche ed indicazioni d’uso
• la decontaminazione, la pulizia, la disinfezione e sterilizzazione del materiale sanitario
• elementi di normativa relativa al corretto smaltimento dei rifiuti ospedalieri
• fattori che influenzano la temperatura corporea
• significato di ipertermia, febbre, ipotermia
• valutazione delle differenti curve febbrili e loro significato
• valutazione dei segni e dei sintomi in una persona con febbre e loro significato
• l’assistenza al paziente con ipertermia durante la fase di insorgenza, di febbre e di defervescenza
le lesioni da pressione: definizione, patogenesi, valutazione attraverso l’utilizzo delle scale(NPUAP – Shea - PUSH) e trattamentoContenuti specifici trattati in laboratorio
• lavaggio sociale delle mani
• lavaggio antisettico delle mani
• preparazione del campo sterile
• utilizzo dei guanti sterili, della mascherina chirurgica e del camice sterile e non
• utilizzo dei disinfettanti
• uso degli ausili per la prevenzione ed il trattamento delle lesioni da pressione
• valutazione e stadiazione della lesione da pressione
• utilizzo di diversi strumenti di rilevazione della temperatura corporea (termometro a mercurio, digitale, timpanico)
Quarto modulo: “Accertare le condizioni cardio-circolatorie”
Obiettivi specifici:
• descrivere i parametri fisiologici di funzionamento del sistema cardiocircolatorio
• elencare i maggiori fattori di rischio cardiovascolare
• elencare segni e sintomi di alterazione della funzionalità cardiaca
• descrivere le cause dell’alterazione della funzionalità cardiovascolare e le conseguenze
• descrivere le procedure per il rilievo del polso e della pressione arteriosa
• descrivere gli interventi assistenziali per un paziente con ipertensione o alterazione del polso
• descrivere fattori di rischio, complicanze (ulcere venose – arteriose – diabetiche), prevenzione e trattamento delleinsufficienze vascolari arteriose e venose degli arti inferiori
Contenuti specifici trattati in lezione frontale e piccolo gruppo:
• cenni di anatomia e fisiologia del sistema cardiocircolatorio
• fattori che influenzano l’attività cardiovascolare: sistema nervoso autonomo, barocettori periferici, recettori ditensione, chemiocettori, ormoni• cenni sui fattori di rischio per l’insorgenza di cardiopatie: dieta, fumo, alimentazione, obesità, attività fisica
• valutazione del normale funzionamento del sistema cardiovascolare attraverso:- la misurazione della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa- osservazione del colorito della pelle
• significato di segni e sintomi di alterazione della funzione cardiocircolatoria:- il dolore :o fattori che aggravano il dolore di origine cardiaca: emozioni, temperature molto calde o fredde, losforzo, le modificazioni posturalio i crampi dolorosi alle estremità da insufficienza arteriosa periferica- la dispnea di origine cardiaca- gli edemi di origine cardiaca- le ulcere dell’arto inferiore
• prevenzione, valutazione e trattamento delle ulcere vascolari degli arti inferiori
• indicazioni all’utilizzo delle calze elastiche, della elastocompressione e della pressoterapia sequenziale
• fattori che influenzano la pressione arteriosa
• la pressione arteriosa e le sue caratteristiche: ipo ed ipertensione
• funzionamento dello sfigmomanometro
• fattori che influenzano la frequenza cardiaca
• il polso e le sue caratteristiche (ritmo, ampiezza, frequenza)
• le alterazioni del polso: tachicardia sinusale, bradicardia sinusale, contrazioni atriali premature, aritmiaContenuti specifici trattati in laboratorio
• utilizzo del fonendoscopio e dello sfigmomanometro
• misurazione della PAOS con metodo palpatorio ed auscultatorio
• individuazione delle sedi per la rilevazione del polso apicale, radiale, carotideo e femorale
• misurazione della frequenza cardiaca
• applicazione di un bendaggio elastocompressivo
Quinto modulo: “Accertare le caratteristiche del dolore”
Obiettivi specifici:
• elencare i principali strumenti per la valutazione del dolore
• descrivere il significato di dolore acuto, cronico, neuropatico, riferito
• valutare la persona usando le scale di valutazione del dolore e l’osservazione
• identificare i motivi del sottotrattamento del dolore
• identificare il ruolo dell’infermiere nel trattamento del dolore
• elencare i fattori che possono influenzare l’esperienza di dolore della persona
• descrivere il concetto di effetto placebo• elencare i principali metodi non invasivi di controllo del dolore e le loro indicazioni (caldo, freddo, TENS,massaggio, rilassamento)
Contenuti specifici trattati in lezione frontale e piccolo gruppo:
la spiegazione del fenomeno del dolorecaratteristiche del dolore acuto e cronico
caratteristiche sensoriali del dolore: la localizzazione, l’intensità, la qualità ed il modellotemporale
il concetto di soglia e tolleranza al dolorefattori che influiscono nella percezione del dolore
risposte fisiologiche e comportamentali al dolore
accertamento oggettivo e soggettivo del dolore
utilizzo delle scale di valutazione del dolore (VAS)
valutazione del dolore in una persona non collaborante
tecniche non invasive per il trattamento del dolore- tecniche di sollievo fisico- tecniche cognitive di sollievo- tecniche comportamentali
• il trattamento farmacologico del dolore secondo le linee guida dell’OMS
• l’uso del placebo nel trattamento del dolore
METODOLOGIA
Durante il corso verranno adottate le seguenti forme didattiche:
• lezioni frontali in plenaria con discussione guidata• lavori in piccoli gruppi su mandato
• analisi di documenti
• discussione di casi
• laboratori sulla comunicazione
• laboratori gestuali
VALUTAZIONE FINALE
Al termine del corso si intende valutare come segue che lo studente abbia raggiunto gli obiettivi:Prova orale.L’ammissione alla prova orale è subordinata al superamento di una prova scritta con quiz con risposta a scelta multipla.
BIBLIOGRAFIALa bibliografia di riferimento sarà fornita dal docente

Testi consigliati e bibliografia



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Note

I sem
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Moduli didattici

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Ultimo aggiornamento: 01/08/2008 11:16
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