- Oggetto:
a.a. 13/14 - Seminario n. 01: Come mi senti? Il teatro per la cura delle discriminazioni
- Oggetto:
Anno accademico 2013/2014
- Docente
- Dott. Cinzia TORTOLA (Docente Responsabile del Corso Integrato)
- Insegnamento integrato
- Crediti/Valenza
- 2
- Lingua di insegnamento
- Italiano
- Oggetto:
Sommario insegnamento
- Oggetto:
Obiettivi formativi
Descrizione dell’attività ed obiettivi formativi:
Il contesto ospedaliero è, per sua caratteristica, il luogo in cui si esprimono vulnerabilità, in cui il paziente (lo dice la parola stessa) attende cure con diverse modalità: somministrazione di medicinali, ricovero, diagnosi, trattamenti di cura e prevenzione. Pratiche che passano spesso attraverso un contatto fisico nell’esibire la propria vulnerabile fisicità, e che per il curato risente delle influenze della propria storia personale,etnia,appartenenza religiosa. L’ammalato e il professionista della cura sono potenziali protagonisti di una relazione dispari in cui il paziente dipende dalle cure somministrate in una posizione richiedente, in cui le sue personali caratteristiche etniche, religiose, anagrafiche, di genere e di orientamento sessuale troppo spesso sono ignorate nell’ottica di una omologazione del malato e di un’assistenza uniformata.
La cultura della parità riguarda inoltre la struttura ospedaliera e i servizi ambulatori territoriali, la sua locazione che permette o impedisce l’accesso facile alla cura per le fasce di popolazione più deboli, anziani e disabili. Così come tra i professionisti della cura si assiste all’assunzione limitata di personale straniero (spesso non facilitato all’accesso ai concorsi pubblici), di persone con disabilità (con numerosi casi di discriminazione indiretta) e sussistono gravi casi di discriminazione di genere nell’assegnazione dei posti dirigenziali tra medici.
Quindi anche nei luoghi della cura la discriminazione è agevolata dalla fragilità di chi lo abita e da dinamiche di esclusione culturalmente radicate.
Il progetto si realizza complessivamente attraverso lo sviluppo di tre fasi che vede coinvolti gli studenti in modo particolare nel percorso laboratoriale di Teatro Sociale (Fase 2). Di seguito viene presentato lo sviluppo dell’intero progetto:
Fase 1: saranno intervistate vittime di discriminazione per genere, origine etnica e nazionalità, religione e convinzioni personali, disabilità, età, orientamento sessuale, per una ricerca sul tema che possa fotografare con dati e racconti diretti, il fenomeno raccogliendo, direttamente dai testimoni di discriminazione in contesti socio sanitari le storie vissute, garantendo l’anonimato delle vittime discriminate
Fase 2: a partire da questo materiale, saranno coinvolti gli studenti del Corso di Laurea in Infermieristica di Torino in un percorso laboratoriale di Teatro Sociale. In questo contesto esplorativo i diversi casi di discriminazione raccolti verranno raccontati ed elaborati trasversalmente con precisi percorsi teatrali per sensibilizzare il futuro operatore sanitario alla prevenzione ad atti discriminatori diretti e indiretti e alla cultura dell’inclusione.
Fase 3: I materiali prodotti durante il laboratorio (testi, azioni, ricerche, testimonianze degli studenti) confluiranno in uno spettacolo teatrale prodotto dal Teatro Popolare Europeo. Gli attori in scena racconteranno, secondo le indicazioni degli studenti, il percorso svolto sulla base delle storie di discriminazione raccolte. Verranno raccontate teatralmente le suggestioni emerse dai laboratori con gli studenti con l'obiettivo di coinvolgere attivamente il pubblico di cittadini.
La specificità del linguaggio teatrale, infatti, permette di attivare percorsi interattivi mirati al coinvolgimento della cittadinanza con la proposta di momenti di Teatro Forum, prima o dopo lo spettacolo, in cui tematizzare coinvolgendo direttamente il pubblico. La struttura dello spettacolo sarà dunque arricchita dall’incontro teatrale delle storie di discriminazione che il pubblico stesso vorrà raccontare.
Lo spettacolo verrà diffuso attraverso la creazione di un circuito che comprenda ospedali, scuole, spazi polivalenti, teatri delle province di TO, AT, CN, AL, VC, NO - per promuovere direttamente tra curanti e pazienti la cultura di Parità.
Il corso di laurea in Infermieristica di Torino ( sede Rosmini,TO2 e TO4 Ivrea) , in collaborazione con il Master di Teatro Sociale e di Comunità (TSC) e il supporto di DoRS, Centro di Documentazione per la Promozione della Salute della Regione Piemonte, propone agli studenti del 1° anno e del 2° anno il laboratorio teatrale come descritto nella Fase 2.
- Oggetto:
Programma
Nel dettaglio, le ore di impegno richieste allo studente comprendono:
- 6 ore di studio autonomo
- 1 ora di colloquio individuale motivazionale
- 1 ora di incontro introduttivo all'esperienza
- 30 ore di laboratorio teatrale
- 2 ore di incontro conclusivo
N.B. Si avvisano gli studenti interessati che per garantirsi il riconoscimento dei 2 CFU occorrerà partecipare all’intero laboratorio teatrale (come indicato nella Fase 2 precedentemente descritta). Pertanto, non sono ammesse frequentazioni discontinue
Per maggiori dettagli il progetto integrale è visibile sul sito http://www.teatrosocialedicomunita.unito.it
Testi consigliati e bibliografia
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Note
Rivolta agli studenti del 1° e 2° anno
- Oggetto:
Altre informazioni
http://medtriennaliasl4.campusnet.unito.it/pdf/ADE/ade_come_ti_senti_rosmini_tortola_13_14.pdf- Oggetto: